Rodenticidi acuti

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Rodenticidi acuti

Sono attualmente poco in circolo, visto che sono pericolosi e nocivi, è infatti un veleno che può portare alla morte del roditore, nel minor tempo possibile, solo che è molto tossico ed essendo che non esistono antidoti per questa sostanza, anche se viene ingerita accidentalmente, è molto pericolosa, quindi è necessario che chi manopola questo prodotto, sia una persona specializzata o comunque è necessario che ci un accurata supervisione.

Alcune sostanze facenti parte della seguente tipologie sono:
Fosforo di Zinco, dose letale: Rattus norvegicus (ratto delle chiaviche) 40 mg - kg¹ Mus musculus (topo domestico)32 mg • kg¹.
Ha avuto una grande diffusione a partire dalla prima guerra mondiale, colpisce l'ambiente umido dello stomaco, ed i sintomi si hanno già entro i primi 25 minuti dall'ingestione della sostanza, successivamente morte nell'arco delle 24 ore.
I pro
Questa sostanza non viene accumolata nei muscoli o in altri organi, quindi si riducono i richi di intossicazione per gli altri animali.
Si degrada rapidamente se viene inserito all'nterno di esche fatti manualmente a base di vegetali e in ambienti non secchi.
Contro
Come già accennato, non esistono antidoti, e quindi al momento della preparazione delle esche, si deve tenere molta attenzione, in quanto in polvere, sono molto pericolose se inalate. In caso in cui si utilizzassero dosi sub-letali, è necessario usare la tecnica di pre-adescamento, che consiste nella preparazione di piccole esche simili tra loro di cui le prime che il roditore assimila non siano troppo tossiche.

Alfacloralosio, la dose letale: è più attivo per il Topo domestico, 190-300mg • kg¹; Ratto 200-400mg • kg¹ ed è necessario che la temperatura ambientale, perché il veleno svolga la sua azione tossica, sia inferiore a 16°C. E' un narcotico nato come repellente ed anestetico per gli uccelli, ma intorno agli anni '60 fu scoperta che fungeva da azione topicida.
Agisce direttamente sul sistema nervoso, facendo moriri il topo, ratto, per assideramento, morte quindi rapida per i piccoli topolini;
I pro
Rispetto al precedente il rischio è minore per gli animali non bersagliati. L'animale bersagliato patisce meno, visto che la morte avviene in modo rapido;
Contro
Necessita di tecnica pre-adescamento. Nel caso un altro animale assimili il veleno, pur non esistendo un antidono, bisogna cercare di non farlo morire, coprendolo e tenendolo al caldo, senza massaggiarlo.

Normorbide: scoperto anche esso negli anni '60, utilizzato solo ed esclusivamente per eliminazione dei ratti. Colpisce l'apparato circolatorio, uno dei sintomi che può essere visto è quello degli arti che diventano biancastri. Agendo solo per i ratti, la dose letale è di 5-15mg • kg¹ ; per il Rattus Rattus (ratto dei tetti) già la dose del rodenticida deve essere di 50mg • kg¹. Ed i tempo di azione sono tra i 15 minuti e le 4 ore successive dall’ingestione della dose letale.
Pro
E' tra quelli meno pericolosi, sia per gli altri animali che per l'uomo. Non ha conseguenze per gli altri animali
Contro
Non è molto appetibile, anche se viene messo sotto forma di capsula; come accennato non è efficacie sui topi dimostici o altri Roditori.

Scilliroside La dose letale: 50mg • kg¹ per il Topo domestico e 200 – 250 mg • kg¹ per le femmine del Ratto delle chiaviche, mentre per il maschio del Rattus norvegicus, meno sensibile, ci vogliono 500mg • kg. Questa sostanza è nata intorno al 1959 ed è stata composta attraverso la sintetizzazione chimica di Scilla rossa (estratto naturale dalla pianta Urginea maritima della famiglia delle Liliacee) che veniva già utilizzata ai tempi degli antichi Egizi in quanto le sue proprietà sono medicinali che Topicide. Agisce direttamente sul cuore, causando convulsioni paralisi e morte, ed il tempo di azione: dalle prime ore dopo l'ingestione a 12 ore dopo in cui avviene la morte.
Pro
E' molto tossica, quindi efficacie.
Contro
Come la precedente, non ha un buon sapore, visto che l’estratto di Scilla rossaha un sapore amaro, quindi è poco appetibile. E sono molto numerosi i casi di avvelenamenti accidentali, quindi più rischioso sia per animali che per l'uomo.



Altri....

Ci sono altri tipi di tipicidi che oramai sono fuori commercio, in quanto erano basati su metalli pesanti come: l'arsenico (è una tossina facilmente presente in natura, ma molto più tossico per l'uomo che per i ratti o topi), fosforo (è molto tossico per l'ambiente), stricnina (alcaloide del frutto dell’albero Srychnos nux vomica, agisce a livello nervoso, infatti il tempo di azione è di 1 ora, ed in Italia, purtroppo è utilizzata illegalmente per eliminare cani, volpi lupi, ecc ), crimidina (utilizzata fino a qualche tempo fa specificatamaneto per la preparazione delle esche, agisce rapidamente e colpisce il sistema nervoso), lasciano spazio ai rodenticidi cronici.